venerdì 27 febbraio 2015

A letto? Solo due gocce di Chanel No. 5





Je lance ma collection le 5 mai, cinquième mois de l'année, laissons lui le numéro qu'il porte et ce numéro 5

Coco Chanel

Nella mia piuttosto lunga esistenza, non sono certo giovanissima, ho provato una miriade di fragranze, finché sono giunta anche io al profumo più celebre ed amato di tutti i tempi, Chanel No. 5.
Che dire? Che sono assuefatta da questa fragranza da circa venti anni ormai e raramente riesco ad indossare qualcos'altro?

Indossare un profumo non dovrebbe essere una cosa banale, poiché ha la capacità di svelare il carattere, la personalità e le emozioni di chi lo indossa. Sceglierlo non è facile, inoltre l'epidermide ha la tendenza a modificarne la caratteristiche e potrà sembrare leggermente diverso da persona a persona. Per sentire se un profumo è quello giusto per noi, dovremmo prima testarlo sul polso e sul collo ed attendere una mezz'ora.
Ricordo ancora l'emozione nell'aprire il regalo di mia madre per il mio diciottesimo compleanno: il tanto agognato Chanel No. 5, così non le avrei più rubato il suo Mitsouko di Guerlain, altro profumo storico dal 1919, ma questa è tutt'altra storia. Dunque devo forse pensare che il regalo di mia madre fosse interessato? Beh, a dirla tutta cara mamma, adotterò il tuo stratagemma anche con mia figlia!
Ritornando al mio tanto sospirato regalo di oltre venti anni fa, rimasi veramente colpita dalla semplicità dell'etichetta e dall'eleganza del flacone tutto in vetro, una semplice bottiglia di farmacia, come lessi più tardi (abituata com'ero a quello di Mitsouko disegnato dalla cristalleria francese Baccarat!) Tra l'altro il flacone di Chanel No. 5 divenne, nel corso del tempo, un oggetto talmente riconoscibile che il genio della pop art Andy Warhol decise di commemorare il suo stato di icona con una sua opera.
Dopo la guerra, la più grande testimonial della fragranza è stata Marilyn Monroe che, durante un'intervista nel 1952, dichiarò: What do I wear in bed? Why, Chanel No. 5, of course (Cosa indosso a letto? Chanel No. 5, ovviamente). Tra l'altro, nel 2012, la maison francese otterrà la registrazione vocale in cui Marilyn cita le famose due gocce di profumo.
Altri celeberrimi testimonial del profumo furono: Catherine Deneuve, Carole Bouquet, Nicole Kidman, Audrey Tatou (tra l'altro protagonista del film Chanel avant Coco che a me personalmente è piaciuto) e Brad Pitt. Tra l'altro il corto girato diretto da Joe Wright con protagonista il povero Pitt è stato molto criticato e si è rivelato un vero flop.
Qualcuno di voi ora si aspetta che io descriva il profumo, cosa tra l'altro impossibile a mio avviso, poiché le sensazioni sono troppo soggettive, ma possiamo trovarci a metà strada...quale descrizione migliore delle parole della sua creatrice?


Non voglio nessun olezzo di rose o mughetto, voglio un profumo elaborato

Coco Chanel


E sicuramente Mademoiselle è riuscita a creare un profumo che sa di donna stravolgendo le consuetudini del tempo. Prima di allora, i profumi femminili erano basati principalmente sull'essenza di un unico fiore, mentre lei creò, con l'aiuto del chimico Ernest Beaux, un bouquet provocante ed unico grazie anche ad un componente chimico (aldeide) scarsamente utilizzato in profumeria


Chanel No. 5 visto da Andy Warhol




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