lunedì 23 marzo 2015

Film del giorno: The dreamers di Bernardo Bertolucci

The dreamers (I sognatori) di Bernardo Bertolucci (2003)

Eva Green, Michael Pitt e Louis Garrel in "The Dreamers"

Altro “filmone” del week end consigliato. D’altronde stiamo parlando di Bernardo Bertolucci, mica di “pizza e fichi”. Questa volta non ho sorseggiato il mio solito whisky con ghiaccio: mio marito era stufo del mio alito ed inoltre sono rimasta talmente rapita dalla pellicola che non ho avuto modo di alzarmi per farmi un bicchierino.

domenica 22 marzo 2015

Outfit David Hemmings sex symbol di "Blow Up"

Outfit David Hemmings in "Blow Up" di Antonioni

David Hemmings (1941-2003) è un attore e regista britannico diventato famoso per la sua interpretazione in Blow Up (1966) di Michealngelo Antonioni. Ad Hemmings venne chiesto da Antonioni di vestire come l'uomo più desiderato del momento, Gunther Sachs (all'epoca marito di Brigitte Bardot), con camicia azzurra sbottonata, jeans bianchi, mocassini senza calze. 

Film del giorno: "Blow Up" di Michelangelo Antonioni (1966)



Veruschka e David Hemmings in "Blow up" (1966)
L'idea di Blow-Up mi è venuta leggendo un breve racconto di Julio Cortázar. Non mi interessava tanto la vicenda, quanto il meccanismo delle fotografie. La scartai e ne scrissi una nuova, nella quale il meccanismo assumeva un peso e un significato diversi.
(Michelangelo Antonioni)

martedì 17 marzo 2015

Outfit boho





La moda è la maniera di dire chi sei senza dover parlare

(Rachel Zoe)

Oggi come mi sento? 


Questo outfit è particolarmente primaverile e "senza pensieri"...ispiratomi dalle molteplici foto di Jane Birkin che ho visionato in questi giorni. Decisamente hippie, è facile da realizzare: i capi sono freschi, semplici e alla moda (considerando che lo stile "boho" è molto in auge!). 

16 marzo: Bernardo Bertolucci compie 74 anni

Marlon Brando (Paul) e Maria Shneider (Jeanne) in "Ultimo tango a Parigi" (1972)
Dialogo tra Paul e Jeanne

  • Vuoi che questo forte, ruggente e possente guerriero costruisca una fortezza dove puoi rifugiarti, in modo che tu non debba mai aver paura, non debba mai sentirti sola, non debba sentirti esclusa... È questo che cerchi, vero? 
  • Sì. 
  • Non lo troverai mai. 
  • Ma io l'ho già trovato. 
  • Be', non passerà molto che si costruirà lui una fortezza per sé, fatta con le tue tette, con la tua vagina, il tuo sorriso, il tuo odore... Una fortezza dove lui si sentirà al sicuro e così stupidamente virile che vorrà la tua riconoscenza sull'altare del suo cazzo. 

Auguri ad uno dei più grandi registi del cinema italiano, Bernardo Bertolucci che oggi compie 74 anni. Regista straordinario, conosciuto in tutto il mondo e vincitore di due premi Oscar (regia e scennegiatura), diversi Golden Globe e il Leone d'oro alla carriera alla Mostra del Cinema a Venezia nel 2007. Ha diretto star come Marlon BrandoRobert De Niro, Gerard Depardieu, John Malcovich, Burt Lancaster e molti altri.

lunedì 16 marzo 2015

Frasi celebri dal film "Novecento" di Bernardo Bertolucci

Scena dal film "Novecento" di Bernardo Bertolucci

I fascisti non sono mica come i funghi, che nascono così, in una notte. No. I fascisti sono stati i padroni a seminarli: li hanno voluti, li hanno pagati. E coi fascisti i padroni hanno guadagnato sempre di più, al punto che non sapevano più dove metterli, i soldi. Così hanno inventato la guerra , ci hanno mandato in Africa, in Russia, in Grecia, in Albania, in Spagna… ma chi paga siamo sempre noi.
Olmo Dalcò, il figlio di Rosina (Gérard Depardieu)

domenica 15 marzo 2015

15 marzo 1956: debutta "My Fair Lady" a Brodway


Rex Harrison e Audrey Hepburn

Cammina Dover...cammina Dover...ma che ti pesa il culo? 
Eliza Doolittle
Mi sembra ieri. Avevo forse circa otto anni quando vidi per la prima volta My Fair Lady in televisione, lo splendido film del 1964 interpretato da Audrey Hepburn e Rex Harrison diretto nientemeno che da George Cukor. Fu amore incondizionato a prima vista, m'innamorai perdutamente delle musiche, di Harrison, della Hepburn e chiaramente di George Bernard Shaw che aveva scritto Pigmalion da cui era tratto. E questa passione per me sarà tale da scrivere molti anni dopo una tesi di laurea a riguardo...ma questa è un'altra storia! (giusto per citare  La storia infinita di Michael Ende che sto leggendo ai miei nipoti!).

La fotografia come arte: omaggio a Richard Avedon


Ho fatto delle foto. Ho fotografato invece di parlare. Ho fotografato per non dimenticare. Per non smettere di guardare.

Daniel Pennac
Marilyn Monroe fotografata da Richard Avedon

Un tempo c'erano la pittura e la scultura come principali forme d'arte ma, da diverso tempo ormai, l’immagine fotografica è considerata da gran parte dei critici al pari delle discipline pittoriche. E non è certo un fenomeno che si è sviluppato negli ultimi anni: la prima mostra fotografica della storia si tenne a Parigi nel 1839 quando Louis Hippolite Bayard espose alcune immagini positive su carta facendo molto clamore. In seguito, anche William Henry Fox Talbot espose i suoi "disegni fotografici" nella biblioteca della Royal Institution a Londra e poi al Salone della Pittura di Parigi nel 1859 suscitando l'irritazione di Baudelaire:

Se si consente che la fotografia supplisca l'arte in alcune delle sue funzioni, in breve essa l'avrà soppiantata o completamente corrotta, in virtù della naturale alleanza che troverà nell'idiozia della massa. Occorre dunque che essa torni al suo vero compito, che è quello di essere l'ancella delle scienze e delle arti, ma ancella piena di umiltà, come la stampa e la stenografia, le quali non hanno né creato né sostituito la letteratura.

Charles Baudelaire

Con tutto il rispetto e l'amore che nutro per Charles Baudelaire, non posso però sottolineare che queste sue parole rispecchiano il pensiero di uomo del suo tempo che non ha saputo vedere oltre. E' chiaro che siamo di fronte ad un nuovo modo di comunicare non strutturato né organizzato o soggetto a regole, una nuova forma d'arte dei nostri tempi.

La fotografia fa quello che ha fatto l'arte nei secoli precedenti, essa parla per immagini ed ha una forte presa emotiva sul fruitore.

Suzie Wang

Ma perché fotografiamo? Cosa ci spinge a conservare gelosamente le fotografie nel nostro album o nei nostri file? 

venerdì 13 marzo 2015

Macché "Cinquanta Sfumature"...ecco la vera trasgressione "condita" dagli ideali della contestazione!


Nella foto Jane Birkin e Brigitte Bardot

Quando sesso e intelligenza vanno di pari passo... (Suzie Wang)

Molte giovanissime non la ricorderanno, o meglio, la ricordano continuamente (a loro insaputa!) quando parlano della famosa borsa dei sogni di cui ho già scritto (la Birkin di Hèrmes). 
Ma chi diamine è questa Jane Birkin? Ma soprattutto che cavolo ci frega? A noi interessa solo la borsa! dirà qualcuna. Ebbene, lecita domanda, ma io confido nell'intelligenza della maggior parte di voi e, per chi volesse saperne di più...eccomi qua, c'è la vostra Suzie Wang
Ma come si fa a non spulciare nel passato e in storie tanto interessanti? Sono proprio una "gattaccia" curiosa! Altro che Cinquanta sfumature...

O Birkin delle mie brame!


Un uomo che ti regala una borsa è speciale. Un uomo che ti regala una Birkin è il principe azzurro
Emily Gilmore (Gilmore Girls)

E anche un po' coglione...
Suzie Wang


La bag Birkin della casa di moda Hermès davvero non è una semplice borsa, o un prodotto modaiolo da vendere sul mercato, ma com'è ormai mio solito dire: è "un pezzo di storia", una vera e propria leggenda. Aggiungo, a mio avviso, che con la Birkin è stata creata la borsa perfetta, non c'è nessuna borsa al mondo che sia dotata di tanta grazia ed eleganza al punto da trasformare la donna che la indossa in una principessa.

La storica Birkin di Hermès nacque nel 1984 dal genio creativo di Jean Louis Dumas (diventato in seguito presidente della maison) e dal suo incontro con l'attrice Jane Birkin. Pare che lui e l'attrice si siano trovati fianco a fianco su un volo Parigi-Londra e che la Birkin si sia lamentata della sua borsa perché poco capiente e scomoda. Da qui l'idea di Dumas di creare una borsa apposta per l'attrice. E che borsa! Peccato che, in tutta questa perfezione, ci sia un "problemuccio" da superare per possederla mica da ridere: il costo spropositato e irraggiungibile che ha per la maggior parte di noi donne (a partire dagli 8.000 euro a salire...ma molto a salire! Alcune arrivano anche a 42.000 euro).

Ferme tutte! Ferme tutte, non suicidatevi! Fidatevi che c'è ben altro nella vita che conta, inoltre possiamo trovare un ottimo compromesso!

Siccome, anche io desideravo ardentemente questa borsa (ma non spenderei questi soldi nemmeno se li avessi, piuttosto li darei in beneficenza! Perché bisogna pur dirlo che è da idiote spendere una cifra del genere per un accessorio solo!) ho provato a cercare dei bravi artigiani italiani che facessero dei modelli il più possibile simili all'originale e che utilizzassero del pellame e dei materiali di primissima qualità: ebbene ne ho trovati diversi.
Personalmente ho acquistato una borsa modello Birkin nera, stupenda... di fattura artigianale veramente ottima a 100 euro circa in una pelletteria fiorentina di veri maestri nell'arte di conciare la pelle: Frizzoni Firenze.

Non è una squallida replica cinese fatta con scadenti prodotti di recupero; al contrario è una borsa fatta a mano con materiali di prima qualità ispirata al modello di Hermès che chiaramente ha delle differenze e non ha il marchio della casa francese, ma è a dir poco stupenda.
Io, purtroppo, sono già tentata di prenderla anche grigia e poi chissà.
Recentemente ho scoperto diversi artigiani italiani che fanno dei prodotti splendidi e di cui magari vi parlerò, io intanto vi lascio riflettere su questa borsa modello Birkin...





martedì 10 marzo 2015

Bag del giorno: aria di primavera con la O Bag!


Quando la vidi per la prima volta rimasi un po' perplessa. Non riuscivo a capire perché fosse tanto di moda, la trovavo orribile. Chi mi conosce, però, sa bene che per me questo è il preludio all'amore folle. Quasi tutte le cose (anche persone per la verità!) che dico di odiare, prima o poi, arrivo ad amarle e così è successo per la O bag, la geniale borsa di Fullspot.

domenica 8 marzo 2015

Bag del giorno: Jackie O di Gucci




La bag Jackie O (Jackie Kennedy veniva chiamata così dopo il suo secondo matrimonio con Onassis) è una delle borse iconiche del marchio Gucci. La sua fortuna è legata alla vedova dell'ex presidente degli Stati Uniti, John F. Kennedy, che la scelse come suo accessorio preferito.
Per una donna la borsa è un accessorio molto importante, amica fidata e complice che ci accompagna al lavoro, a scuola, a fare shopping e in cui riponiamo tutto ciò che è importante e che ci sta a cuore.

Lezioni di arte da Katy Perry? No, grazie!



I suoi selfie davvero poco eleganti e -aggiungerei- anche "fuori luogo" hanno fatto il giro del mondo. Ma, quel che è peggio, sono stati commentati positivamente e condivisi da molti adolescenti che seguono questa cantante americana che si chiama Katy Perry che (ahimé, non so come perché non è proprio il mio genere!) ha venduto milioni di copie in tutto il mondo. 

Omaggio a Jackie Kennedy



La moda passa, lo stile resta
Coco Chanel

Jackie Kennedy (1929-1994), moglie del 35° presidente degli Stati Uniti, John Fitzgerald Kennedy, è stata la first lady più amata di tutti i tempi. Donna bella, colta ed affascinante, è diventata una delle icone di stile di tutti i tempi. In particolare è negli anni '60 che Jackie diventa popolare grazie alla sua eleganza sobria ed inimitabile. 

sabato 7 marzo 2015

Il trucco c'è ma non si vede: make up nude look


Una bella donna è mille volte più attraente quando esce dalle braccia di Morfeo che dopo un'accurata toilette
Giacomo Casanova

Perché non sono del tutto convinta su quanto affermava Casanova? Solitamente, non amo il trucco eccessivo, ma ritengo che una donna debba curare la propria pelle (nessun make up può fare miracoli se la pelle è trascurata!) e truccarsi valorizzando i propri lineamenti e le proprie caratteristiche non stravolgendoli.

Outfit Inspiration: Jessica Parker e "Sex and the city 3"?



Ricordate il clamore legato alla famosa serie televisiva Sex and the city ideata da Darren Star (lo stesso creatore di Beverly Hills 90210 e Melroce Place)? Pare che sia in cantiere il terzo film, ma non si sa ancora molto a riguardo. Pur non essendo una fan del genere, devo ammettere che ho visto i primi due film e mi sono davvero divertita. Mi piace l'idea del gruppo compatto di amiche ed ora ho capito anche perché ha avuto tanto successo: il pubblico e la critica sono rimasti colpiti da una serie dove, per la prima volta, le donne parlano di sesso esattamente come gli uomini e forse (forse) spingendosi anche oltre. Basti pensare al personaggio di Samantha (tra l'altro esisteranno davvero quelle super vitamine che prende la sera? Le voglio pure io!).

venerdì 6 marzo 2015

La "patonza" deve girare


Caso escort, Berlusconi a Tarantini: “La patonza deve girare, se no mi sento in debito”

Oggi, mentre ero seduta comodamente a tavola per pranzo, sento l'ennesima notizia sul caso escort. Dapprima non ci faccio molto caso, ne ho sentite talmente tante negli ultimi anni! Poi ne sento una e scoppio in una fragorosa risata. Di seguito, alcune battute delle intercettazioni telefoniche mandate in onda che meritano davvero di essere lette. 

Outfit Rock & Tiffany


Outfit ispiratomi dalla splendida e comoda jeans bag di J Play Vintage. Perfetto per tutti i giorni, sopratutto per le giovanissime che si recano all'università (magari in moto!): la borsa è molto capiente.

1. T-shirt London Ink
2. Stivali biker Ash
3. Jeans boyfriend
4. Giubbotto nero in pelle
4. Foulard skull Alexander McQueen;
5. Orecchini Tiffany
6. Borsa J Play Vintage

giovedì 5 marzo 2015

Una pelle perfetta? Da Chanel, ecco il segreto!





Possibile che, alla mia veneranda età, mi spuntino ancora i brufoli? Questa è pura follia! Seriamente preoccupata, qualche giorno fa, ne ho parlato con una mia amica che si occupa di estetica ed ha una profumeria dove mi servo spesso. Lei mi ha chiesto come mi pulisco solitamente il viso e, quando ha sentito che utilizzo le salviette struccanti (comodissime, ahimè!) mi ha fulminato con lo sguardo.

mercoledì 4 marzo 2015

Bag del giorno: Save My Bag, salvami!



Borsa Save My Bag modello Weekender in lycra

Stamattina, mentre attendevo il mio turno in panetteria (una coda interminabile per un litro di latte e qualche pizzetta, seppur buonissime devo dire!) noto una signora molto ben curata e ben vestita con una di queste fantastiche borse e devo ammettere che le stava molto bene. Nel design è chiaramente ispirata alla splendida Birkin di Hermès che ha un prezzo indecente ed impronunciabile (11500 euro), ma è fatta in lycra, ha un peso inconsistente, si può lavare in lavatrice (fichissimo, io lavo qualunque cosa in lavatrice!), non si deve stirare, è a prova d'acqua e, soprattutto, è Made in Italy! E' bella, ben fatta, morbidissima, gradevole, giovane, ma anche chic.

martedì 3 marzo 2015

Bag del giorno: J Play Vintage e Calvin Klein




È l'accessorio di moda basilare, indimenticabile, non visto, quello che preannuncia il tuo arrivo e prolunga la tua partenza.

Coco Chanel

In qualcuno dei miei post precedenti, avrete sicuramente letto che mi piace scoprire nuove aziende, design innovativi e soprattutto prodotti Made in Italy.
Mi capita di girare spesso per procurarmi libri o materiali per le mie ricerche ed un caffè ad una cara amica non si nega mai.

lunedì 2 marzo 2015

Skull Scarf & Savage Beauty a Londra



La prima volta che vidi un foulard di Alexander McQueen addosso ad una donna rimasi un po' perplessa. Una sciarpa con dei teschi? Macabro! mi dissi. Fortunatamente, o forse semplicemente perché non ho più vent'anni, non mi fermai lì e cercai di capire il perché di un simile successo per questo artista, a mio avviso straordinariamente talentuoso.

Miracle Cushion: il fondotinta perfetto



Dopo anni di ricerche possibile che l'attesa sia davvero finita? Francamente, posso dire di sì visto che stamattina sono uscita di casa con una pelle che sembrava porcellana di Sèvres. Tutto merito del nuovo Miracle Cushion di Lancôme.
Diciamo, come ho già scritto in alcuni dei miei precedenti post, che non sono più giovanissima e aggiungiamo anche che mi dissocio categoricamente da quello stolto filone di pensiero (detto anche "luogo comune") per cui una donna che si trucca accuratamente pensa solo al al suo aspetto esteriore (ve l'ho già detto che questi stupidi luoghi comuni e le banalità in genere mi provocano una gran noia?).

L'Oriana


Ma vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre.

Oriana Fallaci, La rabbia e l’orgoglio

Non sono certo un'appassionata di fiction, solitamente cerco di evitare Don Matteo o Squadra Antimafia, ma non posso certo fare di ogni erba un fascio, poiché esistono anche produzioni altamente qualificate come Gomorra

domenica 1 marzo 2015

Cinquanta Sfumature: Jennifer Trouton, "la cultura nella non cultura"




Il suo ufficio è troppo grande per un uomo solo. Davanti alla vetrata c'è un'enorme scrivania moderna di legno scuro dove trovano comodamente posto sei persone. [...] Tutto il resto è bianco: soffitto, pavimento e pareti, a parte il muro intorno alla porta su cui è appeso un mosaico di piccoli quadri disposti a forma di quadrato. Sono davvero deliziosi: una serie di oggetti di uso quotidiano dimenticati, dipinti con tale precisione da sembrare fotografie. [...]
"Un artista locale. Trouton" dice Grey, intercettando il mio sguardo.
"Sono belli. Elevano l'ordinario a straordinario"

Cinquanta Sfumature di grigio, E. L. James

Purtroppo ho la mania di cercare l'arte anche laddove è proprio arduo incontrarla, eppure

Passa al lato oscuro (of the Moon)




The Dark Side of the Moon era un'espressione di carattere politico, filosofico e umanitario che doveva essere comunicata
Roger Waters


Il primo di ogni mese solitamente mi chiedo come lo trascorrerò e comincio a farmi delle domande sul presente e sul passato. Scrivere dei post commemorativi, a ricordo di fatti e avvenimenti importanti mi piace parecchio. Se non lo aveste ancora capito, adoro spulciare nei meandri della conoscenza (dunque non solo tra i vestiti di Gwyneth Paltrow