domenica 15 marzo 2015

La fotografia come arte: omaggio a Richard Avedon


Ho fatto delle foto. Ho fotografato invece di parlare. Ho fotografato per non dimenticare. Per non smettere di guardare.

Daniel Pennac
Marilyn Monroe fotografata da Richard Avedon

Un tempo c'erano la pittura e la scultura come principali forme d'arte ma, da diverso tempo ormai, l’immagine fotografica è considerata da gran parte dei critici al pari delle discipline pittoriche. E non è certo un fenomeno che si è sviluppato negli ultimi anni: la prima mostra fotografica della storia si tenne a Parigi nel 1839 quando Louis Hippolite Bayard espose alcune immagini positive su carta facendo molto clamore. In seguito, anche William Henry Fox Talbot espose i suoi "disegni fotografici" nella biblioteca della Royal Institution a Londra e poi al Salone della Pittura di Parigi nel 1859 suscitando l'irritazione di Baudelaire:

Se si consente che la fotografia supplisca l'arte in alcune delle sue funzioni, in breve essa l'avrà soppiantata o completamente corrotta, in virtù della naturale alleanza che troverà nell'idiozia della massa. Occorre dunque che essa torni al suo vero compito, che è quello di essere l'ancella delle scienze e delle arti, ma ancella piena di umiltà, come la stampa e la stenografia, le quali non hanno né creato né sostituito la letteratura.

Charles Baudelaire

Con tutto il rispetto e l'amore che nutro per Charles Baudelaire, non posso però sottolineare che queste sue parole rispecchiano il pensiero di uomo del suo tempo che non ha saputo vedere oltre. E' chiaro che siamo di fronte ad un nuovo modo di comunicare non strutturato né organizzato o soggetto a regole, una nuova forma d'arte dei nostri tempi.

La fotografia fa quello che ha fatto l'arte nei secoli precedenti, essa parla per immagini ed ha una forte presa emotiva sul fruitore.

Suzie Wang

Ma perché fotografiamo? Cosa ci spinge a conservare gelosamente le fotografie nel nostro album o nei nostri file? 



Oggigiorno in ogni famiglia, soprattuto con la diffusione dei cellulari con fotocamera integrata, è presente una macchina fotografica. Le fotografie portano con sé mille significati e sono importanti per conservare i ricordi e i momenti felici della nostra esistenza. Ma la fotografia è anche un potente mezzo di comunicazione diretta alla sfera emotiva più che a quella razionale o verbale nonché (lo ribadisco e lo ribadirò sempre!) una vera e propria forma d'arte. 

Potrei citare moltissimi nomi di fotografi famosi che hanno reso grande la fotografia. Mi soffermerò principalmente sui maestri del ritratto, la tipologia che prediligo, e sull'opera di uno dei miei fotografi/ritrattisti preferiti: Richard Avedon (1923 – 2004). Che dire? Tanto per cominciare, che sono celeberrimi i suoi ritratti in bianco e nero tra cui (per citarne solo alcuni) quelli di Marilyn Monroe, Brigitte Bardot e Sophia Loren. 
Nel 1974 espose invece al museo d'arte moderna di New York (MOMA) alcuni toccanti ritratti di suo padre divorato dal cancro. E visto che siamo in Italia, ricordiamo anche le edizioni tra il 1995 e il 1997 del prestigioso calendario Pirelli.
Nel 2004 morì in seguito alle complicazioni seguite a un'emorragia cerebrale.
Le opere di Avedon arricchiscono le collezioni del Museum of Modern Art e Metropolitan Museum of Art di New York, del Centre Georges Pompidou di Parigi e di molti altri musei e esposizioni in tutto il mondo.
Sofia Loren fotografata da Richard Avedon



Brigitte Bardot fotografata da Richard Avedon




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