domenica 1 marzo 2015

Passa al lato oscuro (of the Moon)




The Dark Side of the Moon era un'espressione di carattere politico, filosofico e umanitario che doveva essere comunicata
Roger Waters


Il primo di ogni mese solitamente mi chiedo come lo trascorrerò e comincio a farmi delle domande sul presente e sul passato. Scrivere dei post commemorativi, a ricordo di fatti e avvenimenti importanti mi piace parecchio. Se non lo aveste ancora capito, adoro spulciare nei meandri della conoscenza (dunque non solo tra i vestiti di Gwyneth Paltrow
come qualcuno ricorderà di aver letto sul mio post dedicato a Michael Kors) ed oggi è un giorno speciale per la storia del progressive rock.

Il 1° marzo 1973 esce The Dark Side of the Moon (Il lato oscuro della luna) che è l'ottavo album del gruppo musicale dei Pink Floyd e considerato uno dei migliori album di tutti i tempi.
Consiglio (chiaramente non agli appassionati che l'avranno già visto da tempo immemore e mi stanno già facendo una pernacchia, ma soprattutto ai giovanissimi che si avvicinano a questo tipo di musica) di guardare il film documentato sulla sua realizzazione Classic Albums: Pink Floyd - The Making of The Dark Side of the Moon uscito nel 2003.
L'album nasce dopo numerose sperimentazioni musicali. Syd Barrett ha ormai lasciato il gruppo e il duo David Gilmour/Rogers Waters ne diventa la nuova anima.
I temi dei testi delle canzoni parlano dell'avarizia, dell'invecchiamento, della morte e dell'infermità mentale (chiaramente ispirato dal peggioramento dello stato mentale di Syd). 
Ogni lato del disco è un'opera musicale continua e le cinque tracce di ognuno dei due lati rappresentano gli stadi della vita umana. Potrei continuare delle ore a parlare di questo capolavoro della musica, ma non penso di avere le competenze per poterlo fare, ma cercherò qualcosa di succulento da postare! Mi accontento di gettare il seme della curiosità su uno dei più grandi album musicali nel suo genere (e non) mai creati. 

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