lunedì 2 marzo 2015

Skull Scarf & Savage Beauty a Londra



La prima volta che vidi un foulard di Alexander McQueen addosso ad una donna rimasi un po' perplessa. Una sciarpa con dei teschi? Macabro! mi dissi. Fortunatamente, o forse semplicemente perché non ho più vent'anni, non mi fermai lì e cercai di capire il perché di un simile successo per questo artista, a mio avviso straordinariamente talentuoso.
Era il 2003 quando la prima skull scarf creata da Alexander McQueen fece la sua comparsa sulle passerelle. Pensato all'inizio solo come accessorio da appendere alla cinta, diventò in seguito un oggetto iconico e distintivo delle sue collezioni. Il fascino gotico dei teschi conquistò immediatamente il grande pubblico: non c’è celebrity o fashionista che non abbia una delle sue skull scarf nel proprio armadio e le imitazioni si trovano ovunque. Possiamo ormai definirlo un vero e proprio must-have del guardaroba femminile.
Il teschio è simbolo della morte, dell'ossessione della morte, paura atavica di ogni essere umano che viene sdrammatizzata col paradosso e l'ironia.

Nel corso della propria carriera, lo stilista ha vinto il riconoscimento di "stilista inglese dell'anno" per ben quattro volte tra il 1996 e il 2003. L'11 febbraio 2010 è stato trovato morto impiccato nella sua abitazione londinese all'età di 40 anni.

Dopo la morte dello stilista, è stata organizzata una mostra intitolata "Savage Beauty" al Metropolitan Museum (MET) di New York che ha riscosso un enorme successo. Nel 2015 il Victoria & Albert Museum di Londra replicherà l'evento ed offrirà un’occasione di ammirare il suo estro creativo anche a tutti gli europei ospitando Savage Beauty. A supervisionare il tutto sarà l'inglese Sarah Burton, ex assistente e braccio destro dello stilista. Tra l'altro Kate Middlleton, Duchessa di Cambridge, predilige gli abiti del brand ed ha spesso indossato le sue creazioni per occasioni speciali tra cui il proprio matrimonio.

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